Sei Storto! Raddrizzati!

“Non è il più forte o il più intelligente che sopravvive,

ma chi riesce a gestire meglio il cambiamento”
(Leon C. Megginson)

  • Mal di schiena,
  • mal di collo,
  • dolore alle spalle (sensazione di essere chiusi con le spalle e/o non riuscire a tenerle basse/rilassate),
  • mal di testa,
  • giramenti di testa/vertigini,
  • sensazione di pesantezza generale (stanchezza cronica, indolenzimento diffuso, malessere),
  • problemi digestivi,
  • nausea,
  • acufeni,
  • problemi respiratori,
  • attacchi di panico,
  • ecc…

Quanto ti sta costando l’evoluzione?

Lo sai che il controllo automatico delle tue funzioni corporee (sna – sistema nervoso autonomo) è ancora primitivo?

Ci troviamo in una realtà evoluta con un corpo ancora primitivo, praticamente è come volere fare girare dei programmi aggiornati su un computer del secolo scorso…non funzionano!

Mi spiego meglio: di fronte a un evento stressante (problemi lavorativi/familiari, debiti, disastri nel mondo, ecc) il nostro corpo, attraverso il sna, reagisce come se avessimo di fronte un pericolo fisico, reale.

Il nostro organismo, solo pensando ai problemi che prima ho citato, reagisce come se avesse davanti un leone che lo vuole sbranare.

Il snasistema nervoso automatico si divide in due sistemi:

  • parasimpatico: utile per riposare e digerire (assimilazione di energie),
  • ortosimpatico o simpatico: scappa e combatti (sopravvivenza)

In una giornata tipica il 90% del tempo è attivo il sistema nervoso simpatico a causa del lavoro, dei problemi, dei conflitti emotivi, ecc che noi comunemente chiamiamo: stress.

Questa attività dominante del sistema nervoso simpatico causa le oramai conosciute problematiche psicosomatiche.

Cosa provoca il sistema nervoso simpatico quando è attivo?

  • aumenta la frequenza cardiaca,
  • aumenta gli atti respiratori e la capienza polmonare,
  • devia il sangue destinato al tubo digerente e alla pelle verso la muscolatura per reagire al pericolo,
  • aumenta l’attenzione su tutto ciò che accade attorno a noi (siamo all’erta di eventuali pericoli),
  • la muscolatura occlusale (masticazione) e respiratoria rimarranno attive fino al cessare del pericolo.

Sia che un problema sia reale (leone) o immaginario (problemi lavorativi/familiari, ecc) il sistema nervoso simpatico si attiva.

Quando sentiamo di non riuscire a respirare (come negli attacchi di panico), è perchè ci troviamo in un’eterna insipirazione, pronti a reagire al problema (più aria = più ossigeno = più energia), e non riusciamo a fare entrare altra aria, con la conseguenza di sentirci soffocare.

Ecco una sintetica spiegazione delle alterazioni funzionali corporee di origine psicosomatica:

  • Alterazione della respirazione: come detto poco fa, in ipercontrazione per affrontare un evento fisico acuto (anche se non accadrà mai). Un pò come avere l’ossigeno sempre carico per immergerci all’improvviso.
  • Alterazione occlusale (stringere i denti): avviene involontariamente come valvola di sfogo per scaricare la “centralina” nel nostro corpo. Digrignamo i denti quando siamo poco vigili e cioè nel sonno o quando siamo assorti.
  • Alterazione del tubo digerente: per colpa del sistema nervoso simpatico che convoglia il sangue principalment ai muscoli, si ha uno stato di deprivazione dei nutrienti e quindi la mancanza di sostanze nutritive.
  • Alterazione del tessuto cutaneo: il sistema nervoso simpatico diminuisce la diffusione di sangue nella pelle che diventa più irritabile e infiammata per implorare del sangue (l’infiammazione è una funzione intelligente del corpo per richiedere maggior quantitativo di sangue/nutrienti nella zona sofferente).
  • Alterazione generale della sensibilità: il sistema nervoso simpatico ci fa percepire quello che non percepiamo naturalmente perchè dobbiamo essere pronti a reagire ai pericoli. I sensi si sensibilizzano: la vista, l’udito, l’olfatto, i recettori del dolore, ecc.

Come si attenuano o risolvono queste problematiche?

Grazie a un’anamnesi accurata (raccolta delle informazioni) del paziente, dei test fisici, l’osservazione e la palpazione, si deduce qual è la problematica (disfunzione primaria) che verrà trattata attraverso manipolazioni specifiche e fornendo semplici esercizi respiratori da eseguire a casa e/o, qualora servissero, suggerimenti alimentari.

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